Quello che propongo ora non è esattamente un percorso come quelli precedenti: è piuttosto una breve gita fuori dal centro per raggiungere un luogo panoramico del levante dove sorge un antico Santuario. La gita è anche una scusa per un pranzo in una delle trattorie proposte; attenzione perché sono aperte solo sabato e domenica
Se siete a Genova un sabato o una domenica o un altro giorno di festa e vi piacciono le trattorie vecchio stampo, potrete tentare di trovare un posto alle osterie della Madonna del Monte . l’importante è prenotare !
Prendiamo, come al solito il nostro punto di riferimento in Piazza De Ferrari, da qui, ricordando di acquistare da un giornalaio o da una rivendita di tabacchi i biglietti, prendiamo un autobus per raggiungere il quartiere di San Fruttuoso. Possiamo prendere il 46 che porta direttamente a Piazza Terralba (1) (luogo ad est rispetto alla Genova storica, da cui il nome Terra verso l’Alba). Oggi San Fruttuoso è un quartiere molto popoloso e popolare inglobato nella città ma qui un tempo era la zona degli orti che servivano Genova, essendo in una zona pianeggiante e alluvionale alle sponde del torrente Bisagno e vicino alla città. Oggi il torrente è più conosciuto per le alluvioni che provoca periodicamente ma quando le sponde non erano costruite, era la patria dei besagnin : parola esclusiva genovese che individua i venditori di ortaggi che provenivano appunto dalla piana del Bisagno, da cui besagnin .
Alla fermata, attraversiamo la strada trafficata e imbocchiamo la breve stradina che ci porta all’ingresso di Villa Imperiale (2). La Villa è circondata da un parco costruito su più livelli di terreno, dominato dalla bella costruzione che risale al 1500 circa e si narra sia sta inaugurata dalla visita del re Luigi XII di Francia, giunto in visita a Genova nel 1502. La bella costruzione è caratterizzata da due logge laterali simmetriche .Oggi è la sede di una biblioteca di quartiere .
Le mura perimetrali della villa separano il parco da un altro edificio storicamente importante Villa Migone: qui il 24 aprile 1945 i tedeschi firmarono la resa ai partigiani. Villa Migone era la residenza del cardinale Boetto e alla sua presenza il generale Gunter Meinhold firmò la resa a comandante partigiano Remo Scappini, ponendo fine alla seconda guerra mondiale, per Genova.
Possiamo percorrere i viali del parco e per raggiungere la nostra meta dobbiamo lasciare la villa alla nostra destra e uscire a monte della costruzione su una stradina pedonale alle spalle del parco. Prendiamo la creuza in salita e procediamo sempre avanti in salita lungo la via Salita Nuova di Nostra Signora del Monte, qui purtroppo la stradina è in comune con il passaggio delle automobili , ma i passaggi sono piuttosto rari. Passiamo due tornanti e siamo in vista del Santuario.(3) La chiesa affaccia su un piazzale con bel panorama sulla città, lastricato a risseu, ossia formato da ciottoli bianchi e neri, con al centro lo stemma di Genova. Una lapide sul piazzale riporta che nel 1785 il re Ferdinando IV di Borbone cacciando nei boschi alle pendici del monte uccise tre cervi.
La chiesa ha origini molto antiche. Già intorno all’anno 1000 pare esistesse un luogo di culto in zona. I primi veri documenti chiesa risalgono al 1183, quando si insediarono i canonici di Santa Croce di Mortara, detti Mortariensi. Successivamente, nel 1444, dopo un periodo di abbandono, il doge Raffaele Adorno, fece arrivare i frati Minori Osservanti. Gli Adorno fecero ricostruire il santuario e il convento inserendo varie opere d’arte. L’altare maggiore è del 1600 ; il tabernacolo in marmo è sormontato da un crocifisso Gli affreschi nella volta, raffiguranti Storie della Vergine, sono di Andrea Ansaldo. Nella chiesa sono presenti opere di Domenico Fiasella Bernardino Fasolo, Bernardo Strozzi e Andrea Semino. L’altare risulta sopraelevato e al di sotto una cappella molto raccolta custodisce la statua quattrocentesca della Madonna del Monte. In sacrestia sono presenti semplici ex voto. I Frati potranno illustrarvi la chiesa e le opere.
Subito a monte del Santuario c’è un piccolo Oratorio e si accede al Bosco dei Frati (4) con scorci sul levante di Genova , fino al Monte di Portofino.Prendendo la stradina che corre lungo il fianco dell’Oratorio possiamo raggiungere le trattorie indicate, Reatin, se si continua lungo la creusa; la Cabannetta de Cianderlin se si prende la stradina in salita sulla destra. Una bella passeggiata in discesa servirà per digerire l’abbondante pasto.
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