GENOVA per …. Maurizio  Maggiani 
tratto da ” Il Secolo XIX” del 16 settembre 2012
“Come è stato bello perdersi a Genova”
Non basta mai un solo sguardo, una sola idea, un solo concetto per comprenderla
 

“….ho scelto questa città per puro piacere, considerando la possibilità di sceglierla come il più grato dei privilegi di cui la fortuna mi aveva favorito. Ho scelto quella che è sempre stata ai miei occhi, più di qualsiasi altra città del mondo che mi è capitato di conoscere, la città delle meraviglie e della bellezza. Dello stupore che non finisce mai. E della complicazione: la città dove non basta mai un solo sguardo, una sola idea, una sola parola, per contenerla tutta, descriverla senza banalizzarla, decidere se volerle bene o volerle male…..”

 

 
Genova per … noi
 
Genova è una città affascinante per chi la sa guardare, ma le sue bellezze sono spesso nascoste; Genova non si lascia scoprire facilmente: ci vuole curiosità, un buon occhio e la voglia di capire e scoprire; la difficoltà di coglierne le “segrete bellezze” fa parte integrante del fascino di questo luogo: da scoprire in ogni suo angolo.Genova è una città multiforme,sorprendente e contraddittoria: giri un angolo e ti trovi in un “altro” luogo, in un altro tempo, in un’altra dimensione, trovi altre persone, altri popoli, altri odori.Genova  nelle giornate di “maccaia”, noiose giornate né di pioggia né di sole, umide e appiccicose, è grigia e chiusa in se stessa ma quando si alza, inaspettata, la tramontana Genova si trasforma in una città brillante e coloratissima: allora i contrasti di luce non smettono di sorprendere neppure i genovesi.
 
 
E’ stata città romana ma è difficile trovare le vestigia di quella città perché sono inglobate nel medioevo.
 
Genova ha un centro medioevale vasto e magnifico.
 
Genova del ‘1500 è di una bellezza folgorante.
 
Genova ottocentesca è un esempio di progetto di città moderna.
 
Genova di Piazza della Vittoria, se riesci a non avere pregiudizi, la puoi vedere  come la rappresentazione reale delle piazze metafisiche di De Chirico.
Il monumento forse più famoso di Genova non è un “monumento” ma una struttura viva e vitale: infatti la
 
Lanterna è un faro per la navigazione perfettamente funzionante.
 
Genova è una città di mare, non ci sono dubbi, il mare sta nel cuore dei genovesi; ma girovagando per i vicoli il mare non si vede, di lui se ne intuisce solo la presenza, per  esplodere come assoluta Primadonna, negli scorci tra le case, quando sbuchi a Caricamento, quando riesce difficile spostare lo sguardo dall’orizzonte alle case a Castelletto o al Righi.
 
A Genova potrete trovare ottimo pesce ma alcuni dei piatti più buoni e conosciuti sono piatti di “terra”: il pesto, la focaccia, le torte di verdura.
 
Il dialetto genovese assomiglia talvolta al portoghese e ha parole arabe, francesi spagnole e inglesi.
 
Genova è stata ed è la patria di una borghesia pervicacemente conservatrice e di una classe operaia all’apice delle conquiste democratiche.
 
A Genova potrete trovare il clero della chiesa più tradizionale e i preti più rivoluzionari