Un percorso facile, vicinissimo al centro della città, che percorre zone poco frequentate dai turisti. Il percorso, senza soste, si può coprire in un’ora ma le occasioni di sosta e di visita faranno allungare i tempi a ognuno secondo la propria curiosità. Si lasciano le vie più frequentate alla scoperta di una parte della città, ricca di edifici storici importantissimi: la Chiesa di san Donato, il Museo di Sant’Agostino, la Basilica rinascimentale di Carignano e… molto altro.
Piazza De Ferrari (1) è il centro della città almeno dalla fine del 800
Alcuni importanti edifici affacciano sulla piazza: il Teatro Carlo Felice (2) che fu costruito nel 1827. La statua di Giuseppe Garibaldi realizzata da Augusto Rivalta nel 1893, occupa lo spazio davanti al treatro. Prima di lasciare la Piazza possiamo dare un’occhiata all’esterno del teatro entrando sotto le colonne del pronao: da lì si accede al La Galleria Mazzini (3) passaggio pedonale e area commerciale. La piazza è dominata dal Palazzo della Borsa (4) in stile liberty-neo-barocco; bella, all’interno, la scenografica sala, sede di mostre temporanee.
Da Piazza de Ferrari entriamo adesso a (5) Palazzo Ducale e vi consiglio di fare un giro all’interno sino al secondo cortile. Alziamo lo sguardo e scopriremo la torre del palazzo sulla quale sventola il vessillo della città: croce rossa in campo bianco.
Quello di alzare lo sguardo verso l’alto è un esercizio che dovete fare spesso a Genova, per scoprire scorci e particolari che non potreste vedere ad altezza occhi.)
Palazzo Ducale è oggi sede di mostre temporanee. Se non abbiamo tempo o voglia di visitare le mostre, cerchiamo almeno di salire dallo scalone principale fino al piano superiore per avere alcuni scorci del palazzo: se siamo fortunati potremmo trovare aperte la Sala del Maggior Consiglio e la Sala del Minor Consiglio. Si può uscire da Palazzo Ducale attraversando il grande portone di accesso principale su Piazza Matteotti. (6) Sulla sinistra troviamo la facciata neoclassica del La Chiesa del Gesu’ che custodisce opere importantissime, da non mancare per gli appassionati d’arte. Lasciando alle spalle Palazzo Ducale, scendiamo per la strada pedonale che di trova esattamente di fronte: Salita Pollaioli. (7 ) In salita Pollaioli troviamo un piccolo bar detto “il BAR degli SPECCHI” è un locale storico con soffitti a mattonelle di maiolica: un’iscrizione all’esterno del locale riporta la dedica del poeta Dino Campana “entro una grotta di porcellana……”
Scendendo incontriamo una piccola piazzetta e il “caruggio” si restringe; proseguendo si arriva alla Chiesa di San Donato (8),medioevale, caratterizzata, all’esterno, dal bel campanile esagonale: all’interno si trovano alcune opere molto interessanti, tra cui un bellissimo trittico fiammingo di Joos van Cleve (1515) Dalla piazzetta della chiesa di S. Donato si prosegue girando sul fianco della chiesa e imboccando la strada in salita che si chiama “Stradone S.Agostino”. Dopo 30 metri arriviamo ad uno slargo – ma per Genova è già una piazza – piazza Negri; qui, con la tipica facciata medioevale genovese a strisce bianche e nere, con il portale gotico e il notevole campanile a piastrelle policrome, affaccia la Chiesa di S.Agostino (9) Di fronte c’è la sede di un teatro genovese “Il Teatro della Tosse”, sede di interessanti stagioni teatrali alternative al teatro “classico”. Qui ha lavorato, per molti anni, alle scenografie e ai costumi, il grande artista Lele Luzzati . Proseguendo il percorso di stradone S. Agostino si arriva a Piazza Sarzano (10) dove affaccia il bel museo dedicato principalmente alle opera medioevali: il Museo di Sant’Agostino (11). Da Piazza Sarzano, di fronte al Museo, si scorge la mole della Basilica di Carignano (12) che si raggiunge attraversando il Ponte di Carignano. La bella chiesa rinascimentale, che merita una visita, fu progettata da Galeazzo Alessi, del quale, nel 2012, si celebra il quinto centenario della nascita. Successivamente si torna indietro alla Piazza Sarzano Dopo aver lasciato Piazza Sarzano imbocchiamo Via Ravecca che corre parallelamente alle mura duecentesche, dette “del Barbarossa”; Via Ravecca (13) è un antico percorso a ridosso delle mura orientali della città; lungo il percorso, locali di abbigliamento vintage e negozietti d’artigianato. Arriviamo dietro Porta Soprana con le sue due torri: le torri sono talora visitabili e dà lì si gode un bel panorama. MURA DEL BARBAROSSA – PORTA SOPRANA (14 ) Oltrepassato l’arco di Porta Soprana ci troviamo in un viottolo (creuza) che in pochi metri ci porta al Chiosco di S Andrea (qui trasportato da una antica chiesa ora demolita) e più avanti alla “cosiddetta Casa di Colombo”: è possibile una visita. (15) La Piazza di fronte fu edificata nel 1930: il grattacielo rappresentò, allora, l’edificio il cemento armato più alto d’Italia. Dando le spalle a Porta Soprana torniamo indietro e imbocchiamo il vicolo in discesa: Salita del Prione. (16) fino ad arrivare a Piazza delle Erbe (17) antica sede di un mercato di frutta e verdura. In breve, risalendo da vico delle Erbe, si ritorna a Piazza Matteotti e da qui a Piazza De Ferrari. |
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