Su e giù, utilizzando gli ascensori e le funicolari: percorso verticale che dedichiamo al poeta Caproni: livornese innamorato di Genova che tanti versi ha dedicato a questa città; all’inizio della galleria che porta all’ascensore per Castelletto troviamo un suo verso “quando mi sarò deciso d’andarci, in paradiso/ci andrò con l’ascensore di Castelletto.”; il percorso utilizza ascensori e funicolari che ci portano in alto per poi ridiscendere a piedi lungo le caratteristiche mattonate genovesi “creuse”.
Prima di iniziare il percorso è necessario acquistare i biglietti per i bus, consiglio il titolo di viaggio per tutto il giorno che vale anche per la Metro, in vendita a € 4,50 - molto conveniente se siete una famiglia il biglietto 24 ore per 4 persone a 9 €uro - preferendo il viaggio singolo, bisogna ricordare che ogni biglietto vale per 100 minuti su tutte le linee – il percorso è in saliscendi ma per le salite sfruttiamo i mezzi pubblici che fanno la loro parte di “spettacolo”; le discese sono talvolta ripide e il fondo , a tratti, sconnesso: servono scarpe comode e un minimo di abitudine a camminare
DURATA : CIRCA TRE ORE PER TUTTO IL PERCORSO MA NESSUNO VIETA DI PERCORRERNE SOLO UNA PARTE DIVIDENDO MAGARI IN DUE TRONCONI. SANTANNA E CASTELLETTO – RIGHI E CASTELLO D'ALBERTIS – TUTTAVIA,SECONDO ME, AVENDO TEMPO, PERCORRERE TUTTO L'ITINERARIO E' MOLTO PIU' INTERESSANTE E DIVERTENTE: AL TERMINE DEL PERCORSO MERITA UNA VISITA IL MUSEO DELLE CULTURE.
Partendo da Piazza De Ferrari si imbocca Via XXV Aprile che parte lateralmente al Teatro Carlo Felice, in discesa, e arriva a Piazza Fontane Marose: da qui, proseguendo, invece che entrare in Via Garibaldi, si prende la breve strada a sinistra che porta a Piazza Portello (1). Si attraversa la strada e si cerca la Funicolare di Sant’Anna (detta anche Portello- Bertani) che ha l’entrata verso la Galleria, alla nostra sinistra. La breve funicolare ci porta in cima a Via Bertani. (2 ) Qui si attraversano i giardini di fronte alla fermata e Corso Magenta e si accede alla (brutta) galleria dell’Ascensore di Sant’Anna (detto anche Magenta-Crocco); arrivati alla fermata superiore siamo in via Crocco. Si gira, uscendo dall’ascensore a sinistra, e dopo 20 metri, ancora sulla nostra sinistra, inizia una “creuza” (mattonata) in ripida discesa Salita Bachernia (3); si arriva in una Piazzetta (4) alberata dove affacciano la Chiesetta di Sant’Anna e in basso il cancello del vialetto di accesso alla Antica Farmacia di Sant’Anna tenuta dai Frati Carmelitani Scalzi (chiusa sabato e domenica); presso la “farmacia”, che risale al 1700, si possono comprare rimedi a base di erbe, profumi e saponi “naturali”. La piazza è una vera oasi di pace in città.
Dopo la visita alla chiesa e alla farmacia si imbocca, ancora in discesa la Salita Superiore di Sant’Anna, fino alla strada carrozzabile Corso Paganini. Si attraversa e, dirigendosi brevemente a sinistra, si incontra la “creuza” di prosecuzione della mattonata che prende il nome di Salita Inferiore di Sant’Anna. Scendendo tra vecchi edifici popolari dell‘800 si arriva nuovamente (1 ) in Piazza Portello.
Ora ci dirigiamo a destra e, attraversata Via Caffaro, abbiamo, di fronte, l’accesso all’Ascensore Portello Castelletto (levante); ci conduce all’ascensore una bella galleria, caratterizzata da formelle artistiche realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Barabino; all’ingresso una targa ricorda i versi di Caproni “quando mi sarò deciso d’andarci, in paradiso/ci andrò con l’ascensore di Castelletto”.
L’ascensore ci porta in pochi minuti alla Spianata Castelletto (5): da qui si gode un bel panorama su Centro Storico, Porto e Lanterna e ci si può cimentare nel riconoscere palazzi, strade e piazze della città. Per la discesa verso la città imbocchiamo, verso ponente, a destra guardando la città, la Salita alla Spianata di Castelletto, bella mattonata che ci porta in breve alla Salita di San Francesco. Una breve deviazione sulla destra in Salita Acquidotto ci permette di vedere la zona di arrivo e distribuzione delle acque dell’antico acquedotto che dalla Val Bisagno portava l’acqua al centro della città. Tornando in Salita San Francesco si arriva, ad una curva, sotto la casa che ospitò Paul Valéry; il poeta, nella notte del 5 ottobre 1892, ebbe qui la sua crisi esistenziale raccontata nella Nuit de Génes.Una targa sulla facciata dell’edificio ricorda il suo soggiorno.
Si arriva presto a Piazza della Meridiana,(6) alla conclusione di Via Garibaldi. Giriamo a sinistra e percorriamo la bella Via Cairoli fino ad arrivare al trafficato Largo della Zecca: attraversata la strada, di fronte troviamo la stazione della “Funicolare Zecca-Righi”(7). Ogni 15/20 minuti parte la Funicolare che ci porta, inerpicandosi prima in una galleria e poi tra le case, fino alla stazione finale del Righi (8). Inevitabile un passo sulle terrazze panoramiche e più avanti , a destra in salita, al piccolo giardino astronomico.
È possibile e consigliabile una gradevole sosta al Ristorante-Pizzeria dell’arrivo della funicolare o al Circolo dei Cacciatori poco più avanti, sulla destra.
L’itinerario prosegue imboccando, poco dopo il Circolo dei Cacciatori, una bella “creuza”, la Salita Porta a Chiappe (9) .La lunga mattonata arriva a via Chiodo e, attraversata questa, alla Salita Porta delle Chiappe che ci conduce, tra case, scorci panoramici e giardini, fino alla Chiesa della Madonnetta (10 ) con bel sagrato a ” Risseu“. Ancora in discesa, imbocchiamo la Salita alla Madonnetta fino ad arrivare alla Chiesa di San Nicolo’.(11 )
(chi volesse evitarsi questo tratto può anche riprendere,in discesa, la funicolare presso la fermata che si trova di fronte al Santuario della Madonnetta e arrivare di nuovo a Largo Zecca e da qui, girando a destra, raggiungere Piazza dell’Annunziata e la via Balbi a ricongiungersi con il percorso a piedi)
Attraversata la strada carrabile si imbocca la Salita san Nicolò che ci porta fino all’ Albergo dei Poveri(12) grandiosa struttura del 1600 destinata al ricovero dei bisognosi. Di fronte alla facciata, in fase di perenne restauro, si imbocca la scalinata e la strada in discesa, via Brignole De Ferrari, e, tenendosi a destra, si arriva presto alla Piazzetta Fratelli Bandiera (13 ) con al centro un piccolo monumento del 1720 , una ex fontana, che rappresenta Enea che fugge da Troia con il padre Anchise sulle spalle; da qui, giriamo sul fronte della Chiesa dell’Annunziata (che visiteremo in un altro percorso) e prendiamo, in salita, via Balbi (14 ) con i suoi sontuosi palazzi nobiliari.
In cima alla via, percorrendo il marciapiede di destra, arriviamo all’imbocco dell’Ascensore di Montegalletto (Balbi- D’Albertis) (15 ) ingegnosa opera che ci porta in Corso Dogali. Attraversiamo la strada con attenzione e siamo al cancello d’entrata del Castello d’Albertis (16) con i suoi bei giardini panoramici e il Museo Etnico. Per ritornare a Piazza de Ferrari si ridiscende con l’ascensore e si prende un bus, in Piazza dell’Annunziata, direzione levante.
dal 13 dicembre 2012 ha riaperto anche la CREMAGLIERA per GRANAROLO si parte alle spalle della Stazione Principeper chi si fosse appassionato a Genova Verticale, una nuova opportunità