E’ molto difficile per un turista, un visitatore occasionale, scoprire Genova in un solo giorno: si potranno visitare alcuni musei o vedere i monumenti più importanti ma difficilmente in poco tempo si potrà capire questa città così bella ma complicata.La nostra proposta è quella di provare alcune situazioni, provare a scoprire qualche angolo particolare, assaggiare la focaccia, provare a vivere una giornata da genovese, per far venire la voglia di tornare.

Più che luoghi da visitare situazioni da provare, nel breve arco di una giornata

DURATA : tutto il giorno, immaginando di arrivare in treno alla stazione di Genova Brignole

Stazione Brignole: al momento un vero disastro da cancellare dalla memoria. Arrivando al mattino presto una quantità di pendolari scendono a questa Stazione e seguono quasi tutti la strada che prendiamo noi: uscendo a destra, si attraversa la strada passando sotto i portici del palazzo e si imbocca , ancora a destra ,la pedonalizzata via San Vincenzo.

(1)  Ore 9 il “genovesissimo rito” della FOCACCIA: insieme alla folla dei pendolari in coda alla focacceria Mario, al numero 61 rosso di Via San Vincenzo, per comprare un “tocco” di focaccia normale o per i più intraprendenti, alla cipolla; ci vuole un po’ di pazienza perché questa è l’ora di punta per la focaccia!

Mangiucchiando la focaccia, percorriamo via San Vincenzo in salita e poi via XX settembre, la via dello struscio a Genova; Piazza de Ferrari, il centro della città. A sinistra della Piazza imbocchiamo la brevissima via che ci porta a Piazza Matteotti, dominata da Palazzo Ducale e prendiamo il vicolo che sta proprio di fronte al palazzo : Salita Pollaioli

(2)  Ore 10  un buon CAFFE’ :al Caffè degli SPECCHI, in salita Pollaiuoli, 43, amato dal poeta “maledetto”  Dino Campana che passò da Genova nel 1907 per imbarcarsi per l’Argentina e poi ancora a febbraio del 1912 dove incontra “a l’ombra dei lampioni verdi le bianche colossali prostitute..” all’esterno del caffè una targa  riporta il ricordo del Poeta “entro una grotta di porcellana sorbendo caffè guardavo la folla salire veloce”.

(3)  Ore 10,30  storia, arte e misteri del SANTO GRAAL  al Museo del Tesoro di San Lorenzo al quale si accede dall’interno della Cattedrale di San Lorenzo nell’omonima piazza  Attenzione agli orari:  lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato 9-12/15-18. E’ un piccolo ma affascinante Museo realizzato dal grande architetto Franco Albini nel 1956. Qui, tra altri  preziosissimi oggetti di arte sacra, si custodisce il Sacro Catino, ritenuto per molto tempo il Santo Graal: un recipiente  che si ritenne a lungo ricavato scavando un enorme smeraldo ( in realtà è di vetro) e che fu perfino sottratto da Napoleone che lo volle a Parigi. I cugini francesi riuscirono a rompere la preziosa coppa e a restaurarla ingabbiandola in una struttura  metallica.

Da WIKIPEDIA:  Il mito del calice o piatto di Gesù Cristo affonda le sue radici in epoche remote antecedenti al medioevo. La fonte di questa credenza è Jacopo da Varagine, il quale nel 1260 circa, racconta nella Legenda Aurea, che durante la prima Crociata (del 1099), i Genovesi trovarono il calice usato nell'Ultima Cena. Uno dei primi reperti a cui si attribuì la leggenda, poi detta "del Graal", fu quello che ad oggi viene chiamato il Sacro Catino, ovvero il piatto o calice utilizzato da Gesù nell'Ultima Cena; si tratta di un vaso, intagliato in una pietra verde brillante e traslucida, recuperato dal condottiero della Repubblica di Genova Guglielmo Embriaco Testadimaglio dalla Terrasanta, quando al fianco di Goffredo di Buglione contribuì in maniera decisiva alla caduta di Gerusalemme. Re Baldavino fece scrivere sopra la porta del Santo Sepolcro: Praepotens Genuensium Praesidium, a ricordo della incredibile impresa dei Genovesi e riportò nel 1101 il reperto, che è ancor oggi conservato al Museo del Tesoro della cattedrale di San Lorenzo a Genova.
Uscendo da Museo e dalla Cattedrale possiamo godere della vista della facciata, caratterizzata dai tre portali gotici con colonnine in marmo; dando le spalle alla chiesa imbocchiamo, a sinistra, il vicolo Via Chiabrera per tuffarci nell’atmosfera dei vicoli medioevali e per raggiungere proseguendo sempre diritti per 200 metri, via San Bernardo, all’angolo tra i due vicoli una sosta allo storico negozio: una antica Drogheria.

(4)  Ore 12  profumi e spezie da tutto il  MONDO alla Drogheria TORIELLI in Via San Bernardo al numero  32  rosso (attenzione perché la drogheria è chiusa da  luglio fino a fine agosto )pepe di ogni tipo, tè, cannella e vaniglia, sciroppo di rose , kummel e cumino, curry e peperoncino… mille e mille  profumi vi inebriano e un acquisto di qualità potrà essere  un bel  ricordo di Genova , evocativo delle conquiste della Antica Repubblica Marinara del 1200, in competizione con Venezia,  Pisa e Amalfi per il commercio con l’Oriente.

(5)  Ore 12,30 commerci dal passato e gente di oggi ai PORTICI DI SOTTORIPA gente e commerci di ogni tipo; friggitorie,  pescherie, focaccerie e kebab: un po’ Genova e un po’ Suk arabo.

Attraversando  Piazza Caricamento e passando sotto la strada Sopraelevata passiamo al Porto Antico e con una breve passeggiata  sul mare raggiungiamo, passando accanto all’edificio grigio azzurro dell’Acquario ..

(6)  Ore 13  relax all’ ISOLA DELLE CHIATTE, seduti su una panchina al centro del Porto Antico, cullati dal lieve movimento del mare scuro  del Porto

Da qui raggiungiamo, tornando sui nostri passi e di nuovo nei caruggi in Via dei Giustiniani, la Antica Trattoria  “genovese”

(7)  Ore 13,30  pranzo vecchio stile genovese da  “ SA’ PESTA” (sale pestato) in via Dei Giustiniani 16 r ( tel.+39 010 2468336)  arredata con  semplici tavoli di legno per assaggiare la farinata (farina di ceci con olio d’oliva cotta nel forno a legna), antichissimo piatto che veniva cotto in questa zona per  essere offerto dalle venditrici ai camalli (dall’arabo Hamal) : gli scaricatori del porto, in bollenti fette nei cartocci di pane, le torte di verdura , i frisceu, le acciughe fritte..

Dopo il pranzo, passeggiando tra i vicoli, percorriamo via Canneto il Curto e poi  passando per piazza Cinque Lampadi e Piazza Banchi, antico centro della città, raggiungiamo pian piano via Cairoli e infine alle

(8)  ORE 16  lo splendore del 1500 in VIA GARIBALDI  per una passeggiata tra i palazzi dei ricchi mercanti genovesi del 1500 che affascinarono Rubens, Dickens e molti altri visitatori;  sbirciamo nei cortili del palazzi e alziamo lo sguardo verso i tetti e i giardini; non c’è tempo per visitare i bei musei ma non lasciamoci sfuggire l’occasione per una visita in un interno: al piano nobile del palazzo al numero 12 c’è un bel negozio, “Interior’s design” inserito al piano nobile del Palazzo Campanella realizzato nella metà del 1500.

Alla fine di via Garibaldi, arrivati in Piazza Fontane Marose, si gira subito a sinistra e si arriva a Piazza Portello dove , accanto all'edicola e sotto l'insegna Ascensore Portello Castelletto, parte una bella galleria ci conduce all’ascensore che ci porta fino alla Spianata di Castelletto con panorama sulla città

(9)  Ore 17,30  il panorama delle città dall’ ASCENSORE PER IL PARADISO.  “quando mi sarò deciso d’andarci, in paradiso/ci andrò con l’ascensore di Castelletto”: così recita il Poeta Caproni , livornese innamorato di Genova,

(10)  Ore 19 il rito dell’APERITIVO  – a Genova il rito dell’aperitivo è molto praticato ed è difficile indicare un luogo unico. Piazza delle Erbe potrebbe essere il luogo adatto ai giovani, ma è meglio fermarsi per una birra; c’è il  Mentelocale nel cortile di Palazzo Ducale  con self service di stuzzichini al banco o ancora  l’ottimo bar pasticceria  “Douce” con tavoli in Piazza Matteotti ; di sicuro fascino un aperitivo da CAVO  caffè, in Vico Falamonica n 9 rosso, a  due passi dalla Piazza de Ferrari per  un aperitivo in una sala affrescata , intima e affascinante; al piano di sotto,  presso il bel  negozio dell’antica pasticceria  “Romanengo” si possono acquistare delicate  prelibatezze della tradizione dolciaria genovese.

(11)  Ore 21  cena in riva al mare a BOCCADASSE –  cena d’atmosfera in riva al mare, le possibilità sono tante.

(12)  Ore 23 passeggiata in  CORSO ITALIA. bella e vissuta di giorno, affascinante e tranquilla la sera.

(13)  Ore 24  dormire In  HOTEL – la giornata genovese è finita . Per chi ha un buon budget a disposizione consiglio l’ Hotel Bristol Palace in via XX Settembre 35, caratterizzato da una scenografica scala Liberty e un servizio impeccabile. Per portafogli meno forniti, uno dei B&B del centro . Ad esempio  il B&B  SANLUCAUNO in via San Luca n. 1, appunto, a 5 metri da Piazza Banchi,a due passi dal Porto Antico, due stanze molto belle e gradevolmente arredate, con ottima colazione.( tel 339 5460045 ) oppure il B & B Sant’Agostino in Piazza Negri 1 ( 342 8234440) con possibilità di convenzione con  l’ottimo ristorante La Forchetta Curiosa, posizione centrale ma molto tranquilla a 100 metri da Piazza De Ferrari e  dalla Fermata Metro Sarzano.